ANBIMA: più cultura, più crescita                          

Sulla base dei risultati raggiunti in questo secondo mandato, garantito da una rinnovata condivisione associativa, in questi giorni si dovranno sviluppare gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere nei prossimi anni, nella consapevolezza che la coesione associativa sarà l'elemento portante del nostro operare.
Questo Congresso sancisce oggi la completa entrata in vigore del nuovo statuto di ANBIMA, pensato e concepito per dare maggiore dinamicità ad un’associazione che deve assumere sempre più connotati di inclusività e partecipazione.Ritengo pertanto sia fondamentale che la Presidenza Nazionale venga composta da un team operativo competente, motivato e particolarmente coeso, che operi in stretta sintonia quale elemento cardine del futuro di ANBIMA, perché le esigenze Associative sono sempre maggiori e richiedono consolidate competenze.
Per tal motivo intendo proporre a questa autorevole Assemblea le figure del Vice Presidente e del Segretario Nazionale nelle persone del Prof. Ezio Audano e del Dott. Andrea Romiti.
A questi due ruoli il nuovo statuto assegna specifiche competenze operative: le relazioni interne e il coordinamento delle strutture associative territoriali per il Vice Presidente Nazionale e la responsabilità dell’organizzazione e gestione della struttura ANBIMA per il Segretario Nazionale, che assumerà a pieno titolo il ruolo operativo e decisionale di componente della Giunta Nazionale.
Confido inoltre che il nuovo Consiglio Nazionale sappia con accortezza individuare le figure più adatte da eleggere quali membri di Giunta Nazionale, che abbiano competenze e capacità tali da integrare e rafforzare l’opera del Consiglio di Presidenza. Questo connubio sarà la forza trainante di ANBIMA per il prossimo quadriennio.
Vediamo quindi quali sono i punti qualificanti del programma di mandato che intendiamo attuare per il futuro della nostra Associazione.


L’organizzazione interna


I coordinamenti territoriali, Presidenze Provinciali e Presidenze Regionali, hanno l'importante compito di cogliere le istanze ed i bisogni della base per poi attuarli secondo la filosofia associativa indicata dal Consiglio Nazionale che, sempre di più, rappresenterà l’elemento caratterizzante dell’identità ANBIMA.
Nel prossimo futuro sarà necessario incrementare ulteriormente la formazione dei dirigenti ad ogni livello (purtroppo questa attività, già programmata nel precedente mandato, è stata forzatamente ridotta nell’ultimo periodo dal problema della pandemia) affinché, attraverso la trasmissione di conoscenze e competenze specifiche, si possa ottenere primariamente sul territorio un’azione mirata e curata che conferisca all’ ANBIMA un ruolo autorevole di interlocutore nei confronti degli associati, delle istituzioni e degli stakeholder del settore.
Diviene necessario operare per consolidare, fra i dirigenti e gli associati, la concezione che “ANBIMA è UNA”!
Sarà un importante ed epocale cambio dell’approccio culturale associativo che dovrà essere accompagnato da azioni orientate a:
• veicolare le diverse “sensibilità” associative al fine di giungere, attraverso incontri finalizzati, ad una concezione associativa condivisa.
• rafforzare la comunicazione interna e verso l’esterno.
• promuovere la conoscenza degli strumenti associativi già in essere e sviluppo di altri possibili strumenti innovativi.
• definire e applicare procedure operative associative.
• programmare incontri formativi, informativi e di confronto.
Affrontando questi aspetti emerge come diventi strategica la funzione dei Coordinatori d’Area che, oltre a relazionarsi con i Presidenti Regionali di riferimento per il raggiungimento degli obiettivi associativi, dovranno avere la capacità di trasmettere una concezione associativa.
L’evoluzione della nostra Associazione in Rete Nazionale del Terzo Settore richiederà di mettere in atto per i nostri associati una serie di attività e servizi non solo di consulenza/assistenza sul piano legislativo/fiscale/amministrativo, ma di controllo e di supporto alla corretta applicazione del Codice del Terzo Settore e all’applicazione dello stesso da parte delle singole associazioni.
Tale evoluzione richiederà alle nostre strutture territoriali, intese quali “punti di primo approccio” per i nostri associati, di possedere le competenze necessarie ad indirizzare correttamente, con informazioni di base, oppure orientando a servizi associativi più evoluti, coloro che si rivolgeranno ad ANBIMA per ricevere indicazioni.
Questo fattore evidenzia pertanto la necessità di procedere con l’organizzazione di corsi di formazione, meeting, workshop e spazi di confronto on-line per conferire ai dirigenti territoriali quella preparazione di base necessaria per assolvere al servizio informativo con competenza ed efficienza.


Il Terzo Settore


Con i nuovi dettami del Terzo Settore, ANBIMA sarà ancora protagonista diretta della Riforma ed è chiamata a raccontare con la propria voce quelle che sono le necessità, il vissuto e le proposte relative a questo importante cambiamento.
Un cambiamento che non riguarda solo il settore del no-profit italiano ma anche la società civile: dal riconoscimento del ruolo sociale delle associazioni al perseguimento delle finalità associative, dall’interlocuzione con gli Enti pubblici all’operare per raggiungere i comuni interessi generali, dall’intendere l’associazione come un luogo inclusivo a pensare la stessa come centro di servizi aperto a tutti coloro che condividono le finalità associative e sociali ed infine “rivedere”, alla luce di ciò, alcune procedure e “abitudini” associative al fine di rispondere meglio alla richiesta dell’attuale società.
Alla luce della riforma del Terzo Settore e del divenire ANBIMA Rete Associativa Nazionale la nostra struttura dovrà adeguarsi tramite azioni di riorganizzazione specifiche e strutturate per steps.
La prima novità riguarderà le attività che saranno delegate alle strutture provinciali e regionali in merito a tali argomenti, con il compito di coordinare e seguire le associazioni, nonché costruire una rete interconnessa di supporto alla base per garantire alle nostre associate una guida gestionale e fiscale e soprattutto procedurale circa i nuovi rapporti di co-progettazione, co-programmazione, accreditamento con gli enti pubblici, attività assolutamente strategiche considerate le nostre particolari caratteristiche associative.
Altra funzione che sarà promossa a livello centrale, ma che le strutture di coordinamento territoriali dovranno seguire, sarà quella di aiuto e indirizzo verso la progettazione e partecipazione ai bandi Terzo Settore per tutte le associazioni.
A livello nazionale ANBIMA dovrà provvedere a mettere in atto le riforme organizzative generali e attivare tutte le strutture necessarie al perfetto funzionamento della Rete Associativa Nazionale sia rispetto all’azione centrale che soprattutto rispetto alla azione di garanzia e controllo degli ETS iscritti.
L’azione centrale dovrà consistere nel dialogo e proposizione di azioni specifiche per le nostre realtà realizzate presso le Istituzioni e consolidate per il tramite del contributo di partners e soprattutto altri Enti e Federazioni che operano nel nostro stesso settore, al fine di ottenere risultati, ad oggi non raggiunti a causa sia di una legislazione non adeguata che soprattutto di un dialogo difficile e spesso di scarsa valenza associativa.
La struttura di rete dovrà raccordare, informare, incrociare, diffondere e controllare, di concerto con le strutture territoriali, le azioni delle associazioni iscritte tramite un supporto organizzato diretto professionale e ben strutturato composto in prima scelta da associati dotati della adeguata professionalità e, se non possibile, da professionisti esterni.
Sarà compito di ANBIMA ad ogni livello promuovere la crescita locale dei giovani verso la filosofia e politica del Terzo Settore coinvolgendoli non solamente in attività artistiche ma anche gestionali e produttive al fine di creare un bacino di professionalità adatte a continuare l’opera di riforma e crescita che ci si avvia a realizzare da questo momento e fornire i giovani stessi di un know-how “spendibile” anche nella loro vita futura non solo associativa.
Le azioni centrali di ANBIMA non dovranno sovrapporsi a quelle territoriali, dal punto di vista della gestione e partecipazione sia a Bandi Ministeriali che specifici per ETS, andrà consolidata primariamente l’idea che ANBIMA è UNA ma ribadito il fatto che ogni struttura territoriale avrà la libertà di azione nel proprio territorio e, quando possibile, anche a più alto livello, previo accordo con il Consiglio Nazionale ANBIMA circa le azioni da intraprendere per il reperimento di fondi, l’instaurazione di collaborazioni e per la programmazione e la realizzazione delle attività istituzionali.
L’organizzazione di attività ad ogni livello dovrà possibilmente essere condivisa, tramite forum interni ed incontri programmati con una certa frequenza per permettere a tutti di confrontarsi e condividere le modalità di realizzazione degli eventi e delle attività e costruire un sistema ottimale di approccio all’organizzazione e gestione che sia valido e univoco a livello nazionale ma anche condiviso a livello territoriale.
L’infrastruttura ANBIMA dovrà essere potenziata e resa più versatile sia in front-office, per quanto riguarda le attività informative di base che in back-office quanto a supporto, assistenza gestionale e procedurale, di modo che sia possibile fornire risposte rapide e precise alle associazioni e poter elaborare schemi risolutivi a problemi comuni che possono diventare utili a tutti coloro che ne avranno necessità in un secondo momento tramite la realizzazione di documenti che possano indirizzare verso una più semplice gestione e rispondere alle domande più comuni che vengo poste circa gli argomenti associativi e normativi più ricorrenti.
La collaborazione delle strutture territoriali e dei soci con competenze adeguate, come nello spirito del terzo settore, dovrà essere libera, inclusiva e fondamentale. Dovranno essere predisposti a tutti i livelli dei coordinamenti o gruppi di lavoro ad hoc per raggiungere questi scopi, che siano però produttivi e propositivi con l’auspicabile e necessario confronto nazionale periodico in forma telematica al fine di costruire una rete problem-solving e di proposte che possa essere accessibile a tutti.


La comunicazione associativa


Negli ultimi due anni ha avuto una forte accelerazione lo sviluppo della comunicazione attraverso l'implementazione del nostro portale e, per dare massimo impulso alla performance comunicativa, strumento oramai indispensabile per tutte le attività Associative, oltre alla comunicazione social attraverso Facebook e Instagram è stata creata una App, strumento multimediale messo a disposizione di tutti i livelli dirigenziali associativi e fruibile anche da tutti i soci che desiderano conoscere, in tempo reale, il continuo evolversi dell'Associazione.
Da un anno abbiamo anche strutturato il nostro ufficio stampa con uno specifico addetto nella persona della Dott.ssa Sabrina Malavolti Landi.
Non per ultimo dobbiamo prendere atto del ruolo sempre più importante del nostro organo di stampa “Risveglio Musicale”, che in questi anni, grazie al capillare lavoro svolto dal comitato di redazione e dal Caporedattore, ha acquisito una presenza sempre più qualificata negli ambienti accademici di studio e di ricerca.
L’obiettivo per il futuro è dare a questo strumento di comunicazione una nuova veste grafica per renderlo ancora più interessante, confermando la propria filosofia e propensione ad una continua e costante innovazione, attraverso un nuovo design oltre ad una profonda riorganizzazione della struttura editoriale per migliorare ulteriormente la qualità della propria informazione.
Con le pubblicazioni della collana ANBIMA abbiamo creato un centro di raccolta documentale in cui quanto capitalizzato è fonte di studio sulla storia, la cultura e le tradizioni di alcuni aspetti della musica bandistica italiana che oggi rappresenta un importante strumento di approfondimento per studenti, insegnanti, ricercatori e appassionati della materia in genere.
Dai volumi pubblicati nella nostra collana è infatti possibile consultare aspetti storici, culturali, sociali ed economici ma anche atti e documenti, ricerche, dati statistici; inoltre, negli ultimi anni, molte sono le tesi di laurea discusse riguardanti gli aspetti della banda musicale, compilate proprio con l'apporto documentale degli articoli pubblicati sulla nostra rivista.
ANBIMA promuove la cultura bandistica anche attraverso l’organizzazione e la partecipazione, dove richiesta, a convegni e incontri pubblici che vedono la dinamica cooperazione dei vari territori fungendo da centro per la realizzazione di studi e ricerche su argomenti di rilevante interesse didattico - musicale, sociologico e antropologico.
In futuro dovremo continuare ad investire per l'ampliamento della collana in modo da mantenere viva la memoria ma soprattutto sviluppare argomenti che consentano di conoscere e valorizzare tutti gli aspetti di questo settore culturale troppo spesso lasciato ai margini.


Il progetto artistico


Il progetto artistico-culturale dovrà consolidare le attività già in essere, per dare consistenza alle azioni culturali e ulteriore crescita alle attività formative.
Come da nuovo statuto, la Consulta Artistica Nazionale sarà sostituita da un gruppo di lavoro snello e con alta capacità progettuale, flessibile e funzionale, composto sulla base degli obiettivi che vorremo raggiungere, tenendo conto della rappresentanza territoriale (area centro, nord e sud) e per il quale riteniamo di poter confermare fin d’ora quale coordinatore il M° Michele Mangani.
La realizzazione delle Bande Musicali Giovanili, concepite come laboratori musicali, è stata l'occasione per consentire ai nostri giovani una esperienza di crescita di alto profilo, dando loro la possibilità di partecipare ai master nazionali per la formazione della Banda Giovanile Sinfonica Nazionale ANBIMA.
La triennalità di questo progetto si è conclusa e il debutto della Banda Giovanile Sinfonica Nazionale è oramai imminente; l’evento costitutivo del 10 dicembre presso il Teatro Comunale di Firenze sancirà il culmine di una esperienza musicale senza eguali e di un prestigioso elemento di visibilità, per la nostra Associazione, di forte impatto mediatico. Ovviamente dovremo essere capaci di valorizzare, incrementare e sviluppare questo strumento culturale, attraverso la progettualità che dovrà essere ampliata con il MIC.
Dobbiamo dare seguito ai molteplici corsi di formazione che abbiamo realizzato con il contributo di professionalità altamente qualificate, rivolti soprattutto a docenti di scuola dell'infanzia e di scuola primaria, dove l’approccio pedagogico-didattico e l’efficacia formativa, rivolta agli allievi delle diverse età, è stato l'obiettivo principale di queste attività che, grazie ai protocolli stipulati, continueremo a garantire il riconoscimento giuridico di attività di formazione riconosciute, in attesa di essere accreditati come Ente Formativo.
La collaborazione con l’Associazione Nazionale delle Scuole di Musica (AidSM), dovrà essere un elemento portante di un’azione sinergica di grande rilievo per ampliare la già consolidata collaborazione al fine di favorire la realizzazione di percorsi formativi integrati su scala nazionale, con azioni congiunte finalizzate allo sviluppo di bande musicali da costituirsi all’interno delle scuole dell’obbligo.


I rapporti con i Ministeri


In questi quattro anni è stato molto importante il rapporto che abbiamo consolidato con il MIUR, attraverso l’azione costante attivata il Comitato Nazionale per l'apprendimento pratico della Musica, dove abbiamo un ruolo di rilevante importanza e che, a decorrere da questo anno scolastico, ci vede Associazione accreditata per il Piano delle Arti dai Ministeri dell'Istruzione e della Cultura. Questo accreditamento ci consente di diventare gli interlocutori principali delle scuole per progettare e attuare iniziative sui temi della creatività musicale, come sostenuto nel triennale Piano delle Arti 2021/2024.
Il Sistema Nazionale, del quale adesso facciamo parte, promuove la cultura umanistica, coinvolgendo i due Ministeri, le istituzioni scolastiche, le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), le università, gli istituti tecnici superiori (ITS) e gli istituti italiani di cultura. Nell'ottica dell'alta formazione, oltre a molteplici convenzioni con molti Conservatori del territorio nazionale, è stata rinnovata anche la convenzione di collaborazione con l'Università per Stranieri di Perugia, con la quale abbiamo sviluppato molti progetti di formazione.
La relazione continua con il MIC ha consentito in questi anni di far giungere al nostro settore e alla nostra organizzazione consistenti risorse.
Purtroppo non sempre si è concretizzato quanto preannunciato che come Associazione abbiamo ritenuto corretto di osservare pedissequamente. Con FENIARCO continueremo a far presente come le griglie valutative dei progetti debbano essere riviste.
Allo stato attuale, se verrà confermata la recente modalità di assegnazione delle risorse, sarà importante che tutte le regioni siano in grado di presentare istanze di assegnazione di contributo.
Per realizzare ciò attiveremo un servizio di supporto alle regioni che consenta:
a. l’individuazione di un piano operativo regionale integrato a livello nazionale funzionale al raggiungimento degli obiettivi associativi e che, nel contempo, consideri la peculiarità dei bisogni territoriali;
b. la formulazione dell’istanza progettuale che consideri, anche sulla base dell’esperienze progettuali pregresse, gli item valutativi e permetta il conseguimento del miglior punteggio valutativo, compatibilmente alle risorse economiche che ogni singola regione è in grado di impegnare;
c. la completa rendicontazione del contributo assegnato evitando decurtazioni delle risorse derivanti da rendicontazioni non corrette o non ammissibili.
Sul piano normativo resta forte la determinazione per addivenire alla promulgazione di una legge nazionale a tutela e sostegno della musica bandistica e corale, anche sulla base degli intendimenti intercorsi tra ANBIMA e FENIARCO, specialmente a margine delle posizioni che il MIC ha evidenziato sull'assegnazione dei contributi, ignorando totalmente il ruolo delle Associazioni che hanno una funzione predominante e determinante su scala nazionale. Su questo piano, sarà importante il contributo delle Presidenze Regionali al fine di realizzare, sotto la regia della Presidenza Nazionale, un’azione di coinvolgimento dei diversi parlamentari in modo da ottenere un’azione politica bipartisan che consenta uno snello procedimento del precorso.


ANBIMA e le altre realtà associative


Negli ultimi anni abbiamo anche cercato più volte l’apertura di un ampio e genuino confronto e dialogo con le associazioni di rappresentanza del settore, che, seppur limitate, creano un’eccessiva frammentazione nella formulazione delle istanze delle realtà musicali non professionistiche.
Purtroppo, con grande rammarico dobbiamo prendere atto che questo obiettivo, non solo non è stato raggiunto ma, riteniamo, sia ancora lontano. Abbiamo potuto rilevare, specialmente in questo anno di particolare criticità, che c'è scarsa volontà di iniziare a camminare insieme per costruire la casa comune. Sicuramente, l'entrata in vigore del Terzo Settore disegnerà il futuro delle nostre Associazioni e a quel punto qualcuno dovrà scegliere definitivamente quale strada intraprendere.


Settore Majorettes


Anche il settore majorettes è parte di ANBIMA che dagli anni '70 si accompagna alle bande Italiane perseguendo una tradizione bande e majorettes che continua tutt'ora e che negli ultimi anni, grazie ad una attenzione particolare, si è sviluppato migliorando le performance dei gruppi.
Nel futuro questo sarà ancora possibile grazie alla storica collaborazione con Majorettes World Sport Federation e N.B.T.A., confermando ai nostri associati la possibilità di evolvere la propria tecnica e di seguire linee guida secondo i concetti di "Eleganza, Energia e Perfezione".
Siamo fiduciosi di poter riprendere in tempi brevi le nostre attività considerando quanto già programmato, a partire dalla WORLD CUP, accolta all’unanimità all’Assemblea Mondiale MWF e confermata nella General Assembly di Zagabria come evento di riferimento per il 2020, riconfermato al novembre del 2022.
Nello scorso Congresso parlavamo di “Casa ANBIMA” che tutti insieme, con sacrificio e determinazione siamo riusciti a costruire e oggi, con rinnovato entusiasmo ed immutato spirito di servizio, vi proponiamo di continuare ad abitare ancora insieme.

                                                                                                                                                                                                                                                       M° Giampaolo Lazzeri
                                                                                                                                                                                                                                                       Prof. Ezio Audano
                                                                                                                                                                                                                                                       Dott. Andrea Romiti